martedì 27 luglio 2010

Una donna speciale...

Oggi...mie care lettrici parleremo di un mito femminile americano...
Marilyn Monroe !
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Marilyn Monroe, nome d'arte di Norma Jeane Baker (Los Angeles, 1 giugno 1926Los Angeles, 5 agosto 1962), è stata un'attrice statunitense. Il suo mito supera di gran lunga il pur apprezzato talento artistico di un'attrice sicuramente fuori del comune, un "sogno proibito" per milioni di appassionati di cinema. Il fascino che emanava dal grande schermo e dalle copertine in carta patinata ha contribuito a farne un sex symbol fuori da ogni tempo; la fragilità che ha contraddistinto la sua esistenza (per molti versi tumultuosa e culminata in una morte tanto prematura quanto misteriosa) l'ha resa una vera e propria icona della cultura pop.

È stata anche una cantante dalle doti non particolarmente eccelse ma con un timbro vocale in grado di affascinare l'ascoltatore. Fra i suoi successi, quasi tutti inseriti nel contesto dei film da lei interpretati, vi è anche la celeberrima My Heart Belongs To Daddy di Cole Porter. Altri grandi successi canori di Marilyn furono Bye Bye Baby, cantata nel film Gli uomini preferiscono le bionde, e I Wanna Be Loved By You, cantata nel film A qualcuno piace caldo. La Marilyn cantante sarà tuttavia ricordata più che altro per l'intervento canoro - immortalato in un enigmatico quanto affascinante filmato video in bianco e nero con l'artista illuminata da un semplice occhio di bue - al party di compleanno del presidente Kennedy, quando intonò - con fare malizioso ed ammiccante - Happy Birthday, Mister President.


I primi anni [modifica]

Marilyn Monroe e Joseph Cotten in Niagara (1953)

Nacque con il nome di Norma Jeane Mortenson, e fu battezzata Norma Jeane Baker nel reparto dell'ospedale della contea di Los Angeles California, riservato agli indigenti. La madre era Gladys Pearl Monroe. I biografi concordano che l'uomo indicato come il padre nel certificato di nascita, Martin Edward Mortenson, il secondo marito di Gladys, non fosse in realtà il suo vero padre. La sua paternità non è mai stata definita in modo chiaro. Sembra più probabile che il padre fosse Charles Stanley Gifford, un impiegato delle vendite dello studio cinematografico dove la madre lavorava al montaggio. Il divorziato Gifford non volle legami e lasciò Gladys non appena lei lo informò della sua gravidanza.

Gladys era la figlia di Otis Elmer Monroe (1865-1909) e Della Hogan (1876-1927). Dapprima sposò John Newton Baker, che rapì i loro due figli, Robert Jasper "Jackie" Baker (16 gennaio 1918-16 agosto, 1933) e Berniece Inez Gladys Baker (nata il 30 luglio 1919), quando la coppia si separò. In seguito sposò Mortenson, ma i due si separarono prima che Gladys rimanesse incinta di Norma Jeane.

Non riuscendo a persuadere la madre Della ad occuparsi della bambina, Gladys si risolse ad affidare Norma Jeane a Wayne e Ida Bolender, a Hawthorne, una località a sud-ovest di Los Angeles. Norma Jeane visse con loro fino all'età di sette anni. I Bolender erano una coppia religiosa ed integravano le loro magre entrate prendendo bambini in affido. Nella sua autobiografia, My Story, scritta con Ben Hecht, Marilyn disse che era convinta che loro fossero i suoi genitori finché Ida, piuttosto brutalmente, non la corresse. Dopo la sua morte Ida disse che rimasero sempre in contatto e che aveva avuto la seria intenzione di adottarla, cosa che non poté fare per il mancato consenso di Gladys.

Gladys veniva in visita ogni sabato, ma non abbracciò né baciò mai Norma Jeane, nemmeno mai le sorrise. Un giorno Gladys le disse di aver comprato una casa per loro due. Qualche mese dopo il trasloco Gladys soffrì di un esaurimento nervoso. Marilyn ricordò la madre "urlare e ridere" mentre veniva portata di forza all'ospedale psichiatrico statale di Norwalk. Tra il mobilio della casa dove Norma Jeane e sua madre vissero insieme, se pur per breve tempo, c'era un pianoforte bianco. Una volta divenuta famosa, Marilyn assunse un investigatore privato per ritrovare quel pianoforte, e da allora non se ne separò mai più. "I momenti più felici della mia infanzia furono intorno a quel pianoforte," disse. Nel 2000, molti beni di Marilyn furono messi all'asta da Christie's e quel pianoforte bianco fu comprato dalla cantante Mariah Carey.

Norma Jeane fu presa in custodia dalle autorità statali. La migliore amica di Gladys, Grace McKee, poi Goddard, divenne la sua tutrice. Dopo il matrimonio di Grace con il signor Goddard, il 4 aprile 1935[1], Norma Jeane fu mandata prima all'orfanotrofio di Los Angeles, dove rimase fino al 1938, e poi affidata a ben dodici diverse famiglie, dove subì violenze e trascuratezza. Quindi, nel settembre del 1941, Grace McKee Goddard la riprese con sé. Norma Jeane conobbe il figlio di un vicino, James Dougherty, che divenne poi il suo primo marito a 16 anni. Il matrimonio avvenne il 19 giugno 1942, per poi cessare con il divorzio il 13 settembre 1946. I Goddard stavano per trasferirsi sulla costa orientale degli Stati Uniti e ritennero che il matrimonio fosse una buona cosa per l'ormai teenager Norma Jeane. Era una ragazza con poca stima di sé, ma anche con un lato aggressivo ed opportunistico. Era molto più intelligente ed infelice di quanto possa far pensare l'immagine che il cinema diede poi di lei.

L'inizio della carriera [modifica]

Marilyn Monroe in Giungla d'asfalto (1950)

Nel 1945 Norma Jeane lavorò come operaia, faceva l'impacchettatrice di paracaduti. Nel suo stesso reparto lavorava Robert Mitchum, con cui si ritroverà otto anni dopo nella "Magnifica Preda". Un giorno un fotografo, David Conover, andò allo stabilimento militare per fotografare "ragazze che tenessero su il morale delle truppe al fronte". Poi le foto arrivarono sul tavolo di Emmelyn Snively, direttrice della più importante agenzia pubblicitaria di Hollywood. Norma Jeane firmò il contratto il 23 luglio 1946. Una di queste foto, secondo la leggenda, creò un certo turbamento nel grande produttore cinematografico Howard Hughes. L'agente di Norma Jeane sfruttò la voce e le fece ottenere il suo primo contratto cinematografico con la 20th Century Fox della durata di sei mesi per un compenso pari a 75 dollari. Era il 26 agosto 1946. In My Story racconta come venne scelto il suo nome d'arte. Quando Norma Jeane disse a Grace che un impiegato della Fox aveva suggerito "Marilyn", Grace rispose che stava bene con il nome da nubile di sua madre, Monroe, poi le disse che conservava documenti in grado di provare che Gladys fosse una diretta discendente del presidente James Monroe. Quei documenti non sono mai venuti alla luce. Il nonno materno di Marilyn, Otis Monroe, era figlio di Jacob Monroe (1831-1872), pertanto una tale ascendenza è piuttosto improbabile. Gli anni seguenti furono difficili. La madre Gladys, durante il suo ricovero all'ospedale psichiatrico, sposò il suo ultimo marito, John Stewart Eley, che morì nel 1952. I biografi raccontano che Marilyn frequentava il "giro delle feste" quando il 31 dicembre 1948 incontrò Johnny Hyde, un associato dell'agenzia William Morris, ad una festa data dal produttore Sam Spiegel. Anche Hyde, come Grace Goddard, credeva che Marilyn fosse destinata a diventare una grande stella ma, a differenza di Grace, aveva i mezzi per aiutarla in questo senso. Hyde aveva già scoperto Lana Turner ed annoverava Rita Hayworth tra le sue clienti. Benché sposato e vecchio a sufficienza per essere suo padre, Hyde si innamorò follemente di lei. Con la sua insistenza, la fece inserire nei cast di Giungla d'asfalto e Eva contro Eva.

La fama [modifica]

Marilyn Monroe e Cary Grant ne Il magnifico scherzo (1952)

Posò nuda per un fotografo, Tom Kelley, il 27 maggio 1949 e venne pagata 50 dollari. Nel calendario sexy Miss Golden Dreams la fotografia venne riprodotta senza citare il suo nome. Nel 1952 un ricattatore minacciò di rendere il fatto di pubblico dominio, ma lei gli rovinò i piani annunciandolo lei stessa. Quando i reporter le chiesero perché l'avesse fatto, lei fece spallucce e disse "avevo fame". Hugh Hefner comprò il diritto di usare quella fotografia per il primo numero della sua nuova rivista, Playboy.

Hyde invecchiando le chiese ripetutamente di sposarlo, assicurandole che sarebbe stata una vedova ricca. Ma lei rifiutò. Gli voleva bene, spiegò in My Story, ma non lo amava. Secondo la biografia di Donald Spoto, Marilyn rinnovò il contratto con il produttore Joseph Schenk, ignorando Hyde per settimane. Ma quando Hyde ebbe un attacco di cuore fatale a Palm Springs il 18 dicembre 1950, Marilyn si incolpò della sua morte. Fu cacciata dalla sua casa dalla moglie e il giorno successivo al suo funerale tentò il suicidio. Subito prima di morire Hyde le aveva garantito il futuro professionale procurandole un contratto settennale alla Fox col compenso di 750 dollari alla settimana. A partire dal gennaio 1951 girò una serie di film in parti secondarie sempre più consistenti, il migliore dei quali lo realizzò quando fu data in prestito alla RKO, lo studio in cui la madre lavorava come montatrice negli anni venti.

Don Murray e Marilyn Monroe in Fermata d'autobus (1956)

Nell'aprile del 1952 apparve per la prima di numerose volte sulla copertina del prestigioso e popolarissimo settimanale Life. Entro il 1953 diventò la più grande star del mondo, ma era stanca dei ruoli di oca bionda che Darryl F. Zanuck le affidava. Ruppe il suo contratto e si trasferì a New York per studiare all'Actor's Studio; creò una sua società di produzione con il fotografo Milton H. Greene. Questi cambiamenti le valsero il dileggio dell'industria del cinema. Tuttavia, quando Jayne Mansfield e Sheree North non raccolsero i successi di pubblico attesi, Zanuck si arrese. Il nuovo contratto che Marilyn stipulò le lasciava maggior margine creativo, il diritto di approvazione del regista e la possibilità di fare un film all'anno con case di produzione diverse dalla Fox. Il primo lavoro di questo nuovo periodo fu Fermata d'autobus (Bus stop). In quegli anni recitò, tra gli altri, con Cary Grant, Clark Gable, Laurence Olivier, Joseph Cotten, Richard Widmark, Jane Russell, Lauren Bacall, Ethel Merman, Charles Laughton, Tony Curtis, Jack Lemmon e Yves Montand, col quale ebbe una breve relazione durante le riprese di Facciamo l'amore (Let's make love).

I matrimoni [modifica]


« Si materializzò sulla porta come l'ultimo dei pensieri, quello che non ti capita mai in testa, quello che quando arriva fa "bang", e per qualche minuto hai la mente vuota e non sai pensare ad altro »

(Arthur Miller, intervista rilasciata al New York Times nel 1963, riferita al primo incontro con Marilyn Monroe)

Sposò James Dougherty il 19 giugno 1942. Grace, traslocando col marito, volle che Norma Jeane si sposasse in modo da non dover tornare in orfanotrofio. Nei libri The Secret Happiness of Marilyn Monroe e To Norma Jeane With Love, Jimmie Dougherty afferma che erano innamorati e che avrebbero vissuto felici se i sogni di successo non l'avessero allontanata da lui. Al contrario, la Monroe ha sempre affermato che fosse un matrimonio di convenienza organizzato da Grace, che pagava Dougherty perché le desse appuntamento. Divorziarono nel 1946.

Marilyn Monroe ne La magnifica preda (1954)

Nel 1951 Joe Di Maggio vide una fotografia di Marilyn con due giocatori dei Chicago White Sox, ma aspettò fino al suo ritiro per chiedere di organizzare un appuntamento con lei. Lei non volle incontrarlo, temendo che si rivelasse un tipo abbastanza convenzionale. Il 14 gennaio 1954, la loro fuga al municipio di San Francisco fu il culmine di due anni di corteggiamenti che, tramite i rotocalchi, avevano tenuto in sospeso l'intera nazione.

La loro unione fu difficile, a causa delle loro personalità in conflitto. La gelosia di Di Maggio, figlio di immigrati siciliani, mal si conciliava con la vita mondana della Monroe. Richard Ben Cramer, il biografo di Di Maggio, afferma inoltre che lui era violento. Si racconta che scoppiò una lite dopo la celeberrima scena della gonna alzata dall'aria della metropolitana in Quando la moglie è in vacanza (The Seven Year Itch), filmata in Lexington Avenue a New York davanti a centinaia di fans. Il regista Billy Wilder ricordò l'espressione di rabbia sul volto di Di Maggio mentre assisteva alla scena.

Quando Marilyn annunciò il suo divorzio, adducendo la causa della crudeltà mentale, i giornali riportarono una sua dichiarazione alla 20th Century Fox in cui diceva che "le nostre carriere sembrano ostacolarsi l'un l'altra".

Successivamente sposò il celebre commediografo ebreo-americano Arthur Miller con cerimonia civile il 29 giugno 1956 e con cerimonia ebraica due giorni dopo. Tornati dall'Inghilterra, dopo aver completato Il principe e la ballerina (The Prince and the Showgirl), scoprirono che lei era incinta. Sfortunatamente lei soffriva di endometriosi, la gravidanza era a rischio e lei la interruppe per non rischiare la propria vita. Una seconda gravidanza si concluse con un aborto spontaneo.

Marilyn Monroe nel suo ultimo film completo: Gli spostati (1960)

Nel 1958 la Monroe manteneva entrambi, oltre a pagare gli alimenti all'ex moglie di Miller. Lui si comprò una Jaguar mentre erano in Inghilterra, la spedì negli Stati Uniti ed addebitò il tutto alla casa di produzione della moglie. La sua sceneggiatura Gli spostati (The misfits) voleva essere un regalo di San Valentino per lei, ma, quando le riprese ebbero inizio, il matrimonio era già naufragato. Il comportamento di Marilyn, sul set e nella vita domestica - a causa del largo consumo di droghe e alcol da parte dell'attrice - era piuttosto instabile: lei era particolarmente insofferente verso il marito, e fra i due si stabilì progressivamente una diversità di vedute inconciliabile. Marilyn ottenne il divorzio da Miller a Ciudad Juarez in Messico il 24 gennaio 1961.

Nel documentario del 2003 Marilyn's Men, ritirato dalla polizia di Los Angeles, Dougherty afferma di essere stato il creatore di Marilyn Monroe. Nessun biografo ha tuttavia trovato prove né di questa affermazione, né del presunto obbligo a divorziare da lui che la Fox avrebbe imposto a Marilyn, nonostante il quale sarebbero rimasti amici fino alla sua morte. Il fatto che nel 1953 la Monroe reagì furiosamente alle dichiarazioni di Dougherty alla rivista Photoplay in cui lui dichiarò che lei l'amava sembrano smentire completamente queste affermazioni. Dougherty, che vestì in seguito la divisa da poliziotto, ha vissuto nel Maine con la sua terza moglie fino alla sua morte nel 2003, sopravvivendo, quindi, di oltre quattro decenni alla Monroe.

Marilyn Monroe ne Il principe e la ballerina (1957)

Di Maggio ritornò nella vita di Marilyn mentre il suo matrimonio con Miller stava finendo. Il 7 febbraio 1961 Marilyn, ormai dipendente da psicofarmaci ed alcol e sempre più preda di turbe psichiche, che la facevano passare rapidamente dall'euforia alla più nera disperazione, scelse un volontario ricovero in una clinica psichiatrica, in un reparto per casi di una certa gravità. Quando la permanenza nella casa di cura divenne per l'infelice attrice una vera e propria detenzione, l'ex campione di baseball riuscì a farla uscire e a trasferirla in un'altra clinica. Dopo che fu dimessa, raggiunse Di Maggio in Florida, dove lui era impegnato come allenatore della sua vecchia squadra, i New York Yankees. Il loro dichiararsi "solo amici" non impedì che sulla stampa scandalistica circolasse la voce di un secondo matrimonio. Persino Bob Hope dedicò loro la sua canzone "The Second Time Around", nominata come miglior canzone per un Oscar nel 1960. Secondo il biografo di Di Maggio, Maury Allen, lui lasciò un lavoro da 100.000 dollari l'anno nelle forniture militari per tornare in California e chiedere a Marilyn di risposarlo.

Il 17 febbraio 1962 Miller sposò Inge Morath, fotografa della nota agenzia Magnum, che aveva, fra l'altro, documentato con straordinarie immagini in Nevada le riprese de Gli spostati. Nel gennaio 1964 debuttò in teatro il suo lavoro After the Fall, in cui compariva una bella ma tremenda bisbetica dal viso di bambina chiamata Maggie. Il personaggio, fragile psicologicamente, fece arrabbiare tutti gli amici della Monroe, che vi videro una bieca speculazione della triste condizione dell'attrice nei suoi ultimi anni di vita. Il suo più recente lavoro in scena a Broadway, Finishing the Picture, è basato sulla realizzazione de Gli spostati. Miller è morto il 10 febbraio 2005 nella sua fattoria di Roxbury in Connecticut, la stessa che aveva acquistato con la Monroe ai tempi del suo matrimonio, e che l'attrice scelse di lasciargli quando divorziarono.

La morte e gli sviluppi successivi [modifica]


« Marilyn, la bimba che è in te coglie l'allegria e la promessa, la donna che è in te vede la tragedia e la mortalità »

(Arthur Miller)

Marilyn Monroe è stata trovata morta nella camera da letto della sua casa di Brentwood, a Los Angeles, all'età di trentasei anni a causa di un'overdose di barbiturici. L'allora presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy aveva di recente interrotto l'amicizia con l'attrice. Tuttavia questo non sembra essere un motivo sufficiente, dato che altre amanti attribuite a Kennedy (tra queste, Judith Campbell Exner, che segretamente faceva anche da tramite tra il presidente ed il gangster Sam Giancana) gli sono sopravvissute.

Il cadavere di Marilyn fu scoperto da Ralph S. Greenson,lo psicoanalista dell'attrice. Greenson era stato urgentemente chiamato dalla governante dell'attrice, Eunice Murray, che si era preoccupata perché non riusciva a entrare nella camera di Marilyn: si vedeva la luce accesa, ma non si sentiva alcun rumore, la porta era chiusa da dentro. C'è chi ritiene che, la notte della sua morte trascorsero cinque ore dal momento del decesso a quando furono avvisate le autorità. Durante quelle ore Marilyn sarebbe stata portata all'ospedale St. John di Santa Monica, ma l'ospedale rifiutò di accettare il caso, per l'eccessiva notorietà della vittima. Questa incerta ricostruzione, unita all'arrivo della polizia solo in piena notte, ha lasciato aperto negli anni uno strascico di speculazioni secondo cui la Murray potesse aver saputo più di quanto abbia poi raccontato.

È da notare che qualche giorno dopo la morte della Monroe, la Murray tentò di incassare un assegno da ventimila dollari datole dalla stessa Marilyn. La City National Bank di Beverly Hills rifiutò di pagare la Murray, dato che la notizia della morte della Monroe era da giorni di pubblico dominio. Inoltre la Murray, una vedova dai mezzi piuttosto modesti, partì due mesi dopo per una crociera in Europa a bordo della RMS Queen Mary. La Murray mantenne negli anni l'amicizia con l'agente di Marilyn, Pat Newcomb. Successivamente, la Murray (con la scrittrice Rose Shade) diede la sua versione del decesso di Marilyn nel libro Marilyn, The Last Months, pubblicato nel 1970.

Un'indagine formale nel 1982 del procuratore generale della contea di Los Angeles si concluse senza nessuna credibile evidenza di un complotto, ma le storie persistono. Il Dr. Thomas Noguchi, che seguì l'autopsia (oltre alla sua, anche quelle di altri personaggi celebri, tra cui Robert Kennedy, Natalie Wood e William Holden) scrisse nel suo libro Coroner che la morte di Marilyn era con alta probabilità un suicidio.

Di Maggio si occupò dei funerali. Secondo quanto riferì la sorellastra di Marilyn, Berniece Baker Miracle, che prese un aereo per la West Coast non appena ricevette la notizia, Di Maggio volle prendersi cura di tutte le pratiche e lei acconsentì. Per vent'anni, Di Maggio fece recapitare sulla tomba di Marilyn una dozzina di rose rosse tre volte alla settimana. A differenza degli altri uomini che la conobbero intimamente (o dissero di averla conosciuta), non parlò mai pubblicamente di lei e non scrisse mai un libro sulla loro relazione.

Il loculo dove riposa Marilyn

Marilyn è sepolta in un loculo al Westwood Village Memorial Park Cemetery. Aveva fatto seppellire lì anche Grace Goddard perché vi era sepolta anche la zia di Grace - che si prese cura di Norma Jeane per un breve periodo. Quando la sua carriera stava decollando, Marilyn chiese al suo truccatore personale, Whitey Snyder, di prometterle che alla sua morte si sarebbe occupato del trucco. Snyder rispose scherzando che l'avrebbe fatto se il suo corpo gli fosse portato ancora caldo. Alcuni giorni dopo, ricevette dei soldi e una nota: "Caro Whitey, mentre sono ancora calda, Marilyn". Mantenne la sua promessa con l'aiuto di una bottiglia di whisky.

In uno dei periodi in cui Gladys non era in un ospedale psichiatrico, sposò quello che sarebbe stato il suo ultimo marito, John Stewart Eley, che morì nel 1952. Nel frattempo le era stata diagnosticata una forma di schizofrenia. Uscì definitivamente dalla casa di cura nei primi anni settanta e si trasferì in Florida, dove sua figlia, Berniece, la venne a prendere all'aeroporto. Morì di insufficienza cardiaca congestizia l'11 marzo del 1984, presso una casa di riposo. Ossessionata dalle credenze dei Cristiani Scientisti, si rifiutava di parlare di Norma Jeane o Marilyn Monroe, forse per incapacità di ricordare il passato. A quanto pare, una donna che era stata così affascinata dalle stelle del cinema da dare a sua figlia il nome di un'attrice, Norma Talmadge, non seppe mai di aver avuto come figlia una delle donne più famose della storia.

A distanza di anni vi sono ancora parecchi lati oscuri circa la ricostruzione della morte dell'attrice. L'insolito essersi chiusa a chiave nella camera, la scomparsa delle fotografie dell'inchiesta e dei tabulati telefonici, il ritardo dei soccorsi. Anche il mistero che avvolge la sua prematura morte ha contribuito alla costruzione del suo mito.

Psicoanalisi [modifica]

Marilyn ebbe una lunga esperienza con la terapia psicoanalitica. Fu in analisi dagli psicoanalisti Margaret Herz Hohenberg, Anna Freud, Marianne Rie Kris, Ralph S. Greenson e Milton Wexler. In particolare è molto controversa la relazione tra Marilyn e Greenson (vedi il libro di Mecacci, 2000)

Ecco la storia dell'icona più provocante dell'America...Nel prossimo post tutte le immagini di Marylin Monroe

lunedì 26 luglio 2010

Ecco un aiutino per acconciature perfette...

Ora vi darò un aiutino con delle acconciature perfette...e semplici da fare...
Nel mondo indaffarato di oggi c’è davvero poco tempo per fare tutto quello che la maggior parte di noi deve fare in un giorno. Questo problema riguarda specialmente le donne, alle quali allo stesso tempo è richiesto sia di assomigliare ad una super modella sia di lavorare come uno scaricatore di porto. Per questo motivo, i giorni in cui si impiega il proprio tempo per prepararsi ad uscire sono davvero pochi e la maggior parte delle donne è fortunata se riesce a trovare il tempo per recarsi dal parrucchiere ogni sei settimane per un ritocco e un rapido taglio. Rare, infine, sono le visite settimanali in vista di un venerdì sera.
Le donne vogliono ancora sembrare belle e ciò viene continuamente loro richiesto e non importa se è difficile o quanto tempo esse passino in ufficio, quanto ne dedichino ai figli e quanto a pulire la casa. Che sia una single, che riceve la telefonata dal proprio fidanzato per una cena fuori dopo il lavoro
, che sia una madre casalinga il cui marito la sorprende con un invito estemporaneo (mentre lei sta pulendo le pareti della cucina), la donna moderna deve essere in grado di recuperare un bell’aspetto con breve preavviso.
Anche se può sembrare difficile, non c'è bisogno di una bacchetta magica per fare questo. Di seguito vengono riportate alcune semplici soluzioni basate su evoluzioni di vecchi standard che vi faranno passare dal “trasandato” al “favoloso” in pochi minuti:

La Crocchia:
crocchia La parola “crocchia” fa inevitabilmente pensare ad una vecchia maestra o ad una bibliotecaria. Ma una semplice crocchia, se fatta correttamente, può anche essere un’acconciatura elegante e chic. Ecco il trucco: invece di arrotolare i capelli in una crocchia dietro la testa, portateli in basso dietro verso la nuca. Usat
e un semplice prodotto per lo styling e una spazzola per lisciare i capelli e portateli dietro in basso fino a raccoglierli in un solo punto alla base della testa. Attorcigliate i capelli in una crocchia e fissateli con una forcina. Un po’ di spray fissante e un paio di colpetti per controllare eventuali ciuffetti volanti ed avrete un look chic e lucente che farà voltare la testa.
Non avete abbastanza capelli per creare una crocchia alla base del collo? Ma è semplice, lisciate i capelli e raccogliete le punte alla base della testa con un laccio elastico. Poi, utilizzando una fascia per riunire l’acconciatura, fate un fiocco per coprire la piccola coda. Non fate il fiocco troppo grande, ma abbastanza da bilanciare il look e creare l’effetto.
E anche se i vostri capelli sono troppo corti per fare una coda, potete sempre fingere di averla. Se avete capelli sufficienti per fare una piccola crocchia alla base della testa, potete ottenere lo stesso effetto dei capelli lunghi raccolti in una crocchia alla base del collo. Dovete soltanto prendere una piccola
.porzione di capelli alla base della testa, avvolgerla su se stessa in un piccolo nodo e fissarla bene. In seguito, lisciate il resto dei vostri capelli e portateli dietro alla base della testa con una spazzola e un prodotto specifico, poi applicate un fermaglio decorativo per fissare il tutto. In questo modo creerete l’illusione dei capelli lunghi raccolti dietro in uno stile lucente e alla moda. Donne con capelli troppo corti per questa procedura otterranno generalmente un taglio chic che le farà apparire belle e con l'illusione di avere capelli più lunghi.

La Coda:
Di solito, la prima idea di stile che ci viene in mente quando pensiamo a un’acconciatura chic non è quella di una donna con i capelli lunghi raccolti in una coda. Tuttavia, se eseguita in modo perfetto e tale da apparire elegante e sofisticata, la coda rappresenta un'ottima soluzione (basta pensare, ad esempio, a Jennifer Lopez o Angelina Jolie durante una delle loro sfilate sul tappeto rosso). Ottenere una mise adeguata è più semplice se siete dotate
di una mano in più disponibile ad aiutarvi.
Con la vostra spazzola portate i capelli dietro sopra la testa. Per individuare esattamente dove collocare la coda, girate la testa da un lato di fronte allo specchio e ponete il retro del pettine contro la parte della testa vicina alla punta dell’orecchio. Fate in modo che la parte finale del pettine arrivi a toccare la punta del naso. La coda opposta del pettine si troverà ad indicare l'area centrale della testa in cui fare la coda.Fissate i capelli con un elastico (questo è il punto in cui dovrebbe servirvi una mano in più. Se c’è con voi qualcuno che può tenere i capelli al posto vostro, potrete utilizzare entrambe le mani per legare i capelli ed ottenere un risultato migliore). L’obiettivo è quello di rendere i capelli alla base molto più lisci e lucenti possibile. Una volta fissata la coda, prendete una piccola quantità di capelli al di sotto di essa e avvolgetela intorno all’elastico per nasconderlo. Fermate la ciocca al di sotto della coda e riunite i ciuffi sciolti sul retro.
La coda di cavallo può essere rifinita in una varietà di modi. Potete stirare la coda per farla pendere diritta, potete usare una placca arricciante per piastra per darle una curvatura interna più morbida, oppure potete utilizzare uno spray ed alcuni rotoli di velcro per dare alla coda un effetto volume. Qualunque modo voi scegliate per rifinire la vostra coda, il risultato finale sarà quello di un look piacevole e veloce da realizzare.

Stile Cotonato:
Mentre l’acconciatura a coda di cavallo è adatta per la donna dai capelli lunghi, questa idea di stile riguarda donne con una lunghezza di capelli media leggermente mossi. La prima cosa da fare è usare un po’ di prodotto specifico per definire e ravvivare il crespo. Applicate il prodotto e cercate di “accartocciare” i vostri capelli con le dita.
Successivamente, prendete un pettine a denti larghi e pettinate dietro verso la parte alta della testa. Pettinate poi i capelli in alto partendo dalla nuca e proseguendo ai lati della testa. Una volta che avrete ravviato i capelli sulla testa, utilizzate una pinza espansibile circolare per raccogliere tutti i capelli in alto e fissarli in modo tale da poter togliere le clips. Potete poi usare i denti del pettine per gonfiare i riccioli e coprire la pinza.
Potete anche lasciare qualche ciuffo sulle tempie o ai lati della testa per accentuare il look. Ciò darà l’illusione di una cotonatura elaborata. Inoltre potrete abbellire l’acconciatura con fermagli-gioiello o con un filo di perle (una collana-cravatta è solitamente una misura adatta per questo scopo e può essere fissata facilmente al fermaglio sotto i riccioli) per creare un effetto “corona”. Completate distribuendo leggermente sui capelli un volumizzante per un effetto di profondità e di brillantezza.

Questi sono soltanto alcuni semplici accorgimenti per i vostri capelli che vi permetteranno di rispondere all'urgenza di una preparazione dell'ultima ora con una maggiore tranquillità e sicurezza.Nessuna di queste idee è completamente sconosciuta alla maggior parte delle donne,ne sono certa.Tuttavia,applicando queste semplici regole in modi via via differenti,avrete idee sempre nuove per creare acconciature personalizzate e veloci.
Baci baci

Baby Style

Ciao ragazze! Come state? Tutto bene? Ok...allora siamo apposto...
Apro oggi un nuovo argomento del blog...
I bambini...
Il loro stile, perchè come tutto noi anche loro hanno uno stile...
Che è diverso in ogni bambino...guardate queste immagini e vedrete che anche i bambini sono mooooolto cool...
http://shoes.stylosophy.it/wp-galleryo/suri-cruise-e-i-tacchi/suri-cruise-tacchi.jpghttp://www.spettegola.com/wp-content/uploads/2009/10/gallery_main-suri-cruise-high-heels-boston-10262009-10.jpghttp://salute.pourfemme.it/img/suri-cruise-tacchi.jpghttp://www.styleforstyle.it/wp-content/file/heels_shoes_suri-cruise.jpghttp://www.tuttomamma.com/wp-content/uploads/2010/04/vestiti-bimbi-primavera.jpghttp://www.blogmamma.it/wp-content/uploads/2010/03/abbigliamento-bambini-mayoral-vestitino-rosa.jpg
http://www.limprontababy.it/images/bambino-+.jpghttp://mamma.pourfemme.it/wp-galleryo/abbigliamento-grace/cardigan.jpg








http://100bimbi.files.wordpress.com/2009/09/immagine25.png?w=292&h=186
Vi sono piaciuti??
Spero di si...e ricordate di non sottovalutare mai i bambini perchè sono moooolto furbetti...=D
Seguite il mio blog...baci

domenica 25 luglio 2010

Scarpe che passione !

Diciamo che andiamo un po tutte pazze delle bellissime scarpe alte...anche se un pò pericolose...ma ci siamo accorte che sotto ai nostri tacchi altissimo ci sono delle scarpette a terra terra ? Ci siamo mai accorte che ci sono alcune paia scarpette senza tacco con cui si sta comodi da morire...e pure belle!
Quindi io penso " Si! Amo le scarpe alte ma...faccio ancora in tempo a provare quelle scarpe! Ebbene si! Oggi compro quei sandaletti..."
Spero che non mi mandiate a quel paese ma fidatevi è anche una questione di salute! Forse non lo sapete ma con i tacchi alti la percentuala di avere un male permanente alla schiena è molto più alta perchè si carica tutto il peso sulle gambe e non cè più un peso equilibrato...
Spero di avervi fatto un pò capire che anche le scarpe basse meritano attenzione!!
E se non vi ho ancora convinto guar
date queste immagini di scarpe basse...http://www.stylosophy.it/wp-content/uploads/2008/04/ballerine-dg.jpghttp://news.biromode.it/uploads/hogan-ballerine-animalier-zebrate-inverno-2010.jpghttp://imworld.aufeminin.com/dossiers/D20081204/Giuseppe-Zanotti-2-155345_L.jpghttp://www.pourfemme.it/wp-galleryo/le-ballerine-natalizie/ballerina-sigerson-morrison.jpg




http://matrimonio.pourfemme.it/wp-galleryo/scarpe-sposa-basse/_4miniaruna-seth-antonia.jpghttp://archiviofile.it/betasite/spes49/images/1123.JPGhttp://shoes.stylosophy.it/wp-galleryo/chie-mihara-peep-toe-gialle/chie-mihara-peep-toe-basse-gialle.jpg http://www.architetturaedesign.it/wp-content/uploads/2009/01/ballerine-kartell-glue-cindarella.jpg
Ed ecco cosa succede alcune volte con le scarpe alte...

Dettagli Haute Couture 2009: scarpe Chanel e la modella cade in passerellahttp://www.ansa.it/webimages/large/2009/12/28/in128xfmX_20091228.jpg

http://estb.msn.com/i/7E/26922531A7CE58174CD46A9C6E2.jpghttp://www.repubblica.it/2006/08/gallerie/gente/caduta-top/afp150748861602122712_big.jpg
Allora?? Vi ho convinte che i tacchi sono pericolosi??
E che ogni tanto è meglio anche usare le scarpe senza tacchi??
Spero tanto di si...Adesso vi lascio...
Un grandissimo bacione alle lettrici del mio blog...
Ci vediamo domani...Ciaooo e buona notte!

Matrimonio Cool

Se state pensando ad un matrimonio classico...pacchiano...un pò noioso...ecco alcune immagini di oggetti e vestiti modernizzati e starvaganti...Buona visione...
http://www.100matrimoni.it/uploads/tortamatrimonio.jpghttp://www.leiweb.it/moda/news-moda/2009/gallery/img/matrimonio_coppie_esagerato.jpghttp://negozi-online.biz/blog/wp-content/uploads/2008/06/vestito-sposa-hello-kitty.gifhttp://bloggati.myblog.it/media/00/02/1772214310.jpghttp://www.pourfemme.it/wp-galleryo/torte-nuziali-strane/5-torta.jpghttp://www.ohmyshoes.it/wp-content/uploads/2008/12/louboutin2.jpghttp://www.ohmyshoes.it/wp-content/uploads/2008/05/roger-vivier-for-christian-dior.jpgclick to zoomhttp://bags.stylosophy.it/wp-galleryo/hello-kitty-pink-catwalk/purse_bag_pink_catwalk.jpg
Vi sono piaciute le immagini...??
Mi dispiace di nn aver trovato delle immagini più strane perchè nn cè n'erano più...
Baciii